Star Trek – rivedremo Pike e Spock?

Il Capitano Pike e Spock hanno sicuramente colpito al cuore i fan di tutto il mondo. L’interpretazione dei due attori sembra esser andata ben oltre le più rosee aspettative dei produttori dato che da più parti fioccano richieste di adesione alla petizione senza confini per riportare i due personaggi in una serie spin off di Discovery.

Dopo meno di una dozzina di giorni, dall’annuncio del lancio della petizione, il numero di firme raccolte ha raggiunto l’incredibile cifra di 25.000, confermando il forte desiderio dei fan di vedere più materiale sulla Flotta Stellare e sull’universo in cui è ambientata. Alex Kurtzman, ormai ufficialmente riconosciuto come interlocutore di riferimento per tutto il progetto di espansione di Star Trek ha affermato che i fan si siano espressi e le loro richieste non siano rimaste inascoltate, una bella prova di coraggio e di rispetto che ci si aspetta da qualcuno nel suo ruolo.

Se da una parte avevamo un Anson Mount piuttosto preoccupato per l’impatto che un impegno prolungato potesse avere sulla sua famiglia, dall’altra parte, l’amore dei fan lo ha spinto a riconsiderare il tutto.

Se all’interessante potenziale economico proveniente dall’indossare nuovamente i panni di Pike, si aggiunge la componente emotiva di un bimbo che da piccolo giocava a fare il ’Capitano di Star Trek’, arrivando a trattenere il respiro quando si è trovato davanti alla poltrona dell’Enterprise per la sua prima ripresa, il risultato non può che essere potenzialmente positivo per i desideri dei fan.

Il team creativo ha preso le poche informazioni su Christopher Pike e ne hanno fatto l’icona del perfetto Capitano, un bravo mentore, un leader capace di dare spazio a tutti, qualora le situazioni lo permettessero, un Uomo capace, con il proprio esempio, di indicare la strada verso una leadership corretta, per tutto il personale che avesse la fortuna di servire sotto il suo comando.

In occasione di alcune interviste, Mount è stato chiarissimo sul tipo di ricordo che conserva dell’esperienza a bordo del Team Discovery, elogiando in maniera appassionata il lavoro svolto dagli attori, la conduzione di Kurtzman, i minuziosi lavori dei costumisti, dei trovarobe, i magnifici make up artists che hanno dato vita a personaggi come Sàru ed il Guardiamarina Colt.

Un gruppo di lavoro molto affiatato ed unito, come spesso è successo nel mondo esclusivo di coloro che hanno collaborato a vario titolo al successo di Star Trek.

Pike non sarebbe Pike se non portasse con se la sua ’Numero Uno’, interpretata dalla sempre bravissima (ed altrettanto bella) Rebecca Romijn, pronta a dare il suo supporto logistico, tattico ed umano. La quintessenza dell’ufficiale in seconda su cui ci si possa fidar assolutamente.

A quanto pare il team Pike, Numero Uno, Mr Spock visto in Discovery, sembra aver creato un ottimo sodalizio professionale ed umano, almeno da quanto si evince in uno dei recenti Tweet di Anson Mount in cui possiamo ammirare i tre Ufficiali in Comando della USS Enterprise durante un momento di pausa dalle riprese.

Sulla stessa onda sembra essere anche il nipote di Gregory Peck: il bravo Ethan ha dato modo di mostrare quanto abbia potuto assimilare della recitazione di Spock nel periodo passato a frequentare la famiglia Nimoy, dando l’impressione di essersi divertito a tal punto da rendersi più che disponibile a portare avanti il ruolo del primo ufficiale dalle orecchie a punta.

Tornare ad interpretare Spock, secondo una intervista rilasciata dall’attore a TV Guide, sarebbe divertente, perché partecipare a Star Trek è un pò come entrare in un mondo magico, ci sono quelle persone che affermano di non conoscere nulla di Star Trek e non sono minimamente interessate ad esso.

Dall’altra parte abbiamo i fan, coloro che sono cresciuti con il mito della serie creata da Roddenberry, fanciulli cresciuti amando i telefilm, prendendola come fonte di ispirazione.Alla domanda postagli da Rotten Tomatoes se avesse voglia di tornare ad indossare le orecchie a punta e la divisa blu, Peck ha risposto senza titubare: “Si, spero di si!!”

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