Cosa ci possiamo aspettare dalla terza stagione di Star Trek: Discovery?

Il dodicesimo episodio di questa seconda stagione di Star Trek: Discovery si è concluso con un ordine da parte del Capitano Pike, su consiglio della Burnham: teletrasportare tutto l’equipaggio sull’Enterprise per distruggere completamente la gloriosa e ipertecnologica nave della Federazione, così da impedire al “Controllo” di accedere a tutte le informazioni e conoscenze immagazzinate nel computer di bordo.
Ma siamo sicuri che finirà così, ora che il Capitano Pike è in possesso del “magico” cristallo che può permettere i viaggi temporali?
Non sappiamo ancora come si svolgerà la battaglia tra Controllo e la Federazione, ma sta diventando chiaro che la terza stagione di Discovery sarà qualcosa di diverso.

Doug Jones (Saru) infatti ha recentemente affermato che la sceneggiatura per il finale lo ha lasciato letteralmente a bocca aperta, anzi gli ha fatto “cadere la mascella”, aggiungendo che i fan potranno aspettarsi di “andare audacemente dove nessuna serie di Star Trek è mai arrivata prima”.

Allo stesso modo, il produttore Alex Kurtzman ha affermato che presto lo show risponderà a molte delle domande di continuità che hanno tormentato Discovery sin dall’inizio, accennando inoltre ad un importante cambiamento nello status quo dello show.

Quanto detto potrebbe suggerire un cambiamento senza precedenti per la terza stagione dello spettacolo: un viaggio di sola andata nel lontano futuro.

Chiaramente stiamo giocando e speculando su ipotesi non fondate da nessuna informazione ufficiale.
Il cristallo del tempo, come sappiamo, è stato utilizzato dall’Angelo Rosso per le sue innumerevoli incursioni tra passato e futuro. Lo stesso Harry Mudd ha utilizzato la pietra in un episodio della prima stagione, per creare diversi loop temporali.
Dopo quanto detto è lecito chiedersi: “come verra utilizzato questo cristallo?”. Due possibili ipotesi a questo punto appaiono interessanti:

• Michael Burnham, con un DNA molto simile a quello della madre, potrebbe sostituirsi a lei e diventare il nuovo Angelo Rosso, tornare nel passato e salvare i propri genitori dalla morte per mano dei Klingon. A seguito di questo evento non dovrà essere più adottata dai genitori di Spock, pertanto si capirebbe perché il Vulcaniano in seguito non ha mai parlato di una sorella: semplicemente perché non l’ha mai avuta. Leggasi “paradosso del nonno”

• Altra ipotesi è che il cristallo possa interconnettersi con il motore a spore, per spingere la Discovery ed il suo equipaggio in un lunghissimo viaggio nel futuro, escludendo da questa avventura chiaramente di Spock e Pike, che ritornerebbero dove è giusto che siano: sull’Enterprise. In questo modo si eviterebbe la distruzione della nave e nel contempo si eviterebbe che il Controllo possa impossessarsi di importantissime informazioni immagazzinate nel Computer di bordo. La Federazione, quindi, non avrebbe più una nave alimentata da una propulsione che ha fatto tanto arrabbiare i Trekker più oltranzisti, e non avrebbe più intenzione di sviluppare una tecnologia che ha creato molti problemi, anche di tipo “ambientale”.

Bene, a questo punto mancano meno di due settimane e due episodi alla conclusione di questa fantastica stagione, quindi non ci resta che aspettare e vedere quali di queste ipotesi possa essere quelle più probabile, o se gli autori hanno pensato ad altre e ben più avventurose conclusioni.

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