Toys made for Star Trek, ovvero i giocattoli Trek o pseudoTrek (Parte quarta)

Con l’articolo di oggi siamo arrivati all’ultima parte di questa interessante e dettagliata disamina relativa alle Action Figures, ai modellini di navi ed ai giochi di Star Trek.
Attualmente sul mercato sono presenti diversi produttori, tra cui ad esempio la McFarlane. La MacFarlane offre una linea di Action Figure che, per quantità, viaggia in evidente contrapposizione rispetto a Diamond Select e Playmates (piccola menzione merita la Galoob che prima della Playmates si era accaparrata i diritti per produrre action figures ma che purtroppo non risultarono qualitativamente apprezzabili).

Il catalogo suo catalogo si compone di due sole uscite: il capitano Kirk e il capitano Picard, prossimamente si aggiungeranno l’originale Spock, Michael Burnham e il Phaser “Discovery”.

Sul fronte dei modellini delle navi invece chi la sta facendo da padrone è la Eaglemoss che ha realizzato una gran quantità di navi e navicelle a scala ridotta o ridottissima, costruite usando un mix di materiali metallici non propriamente ferrosi e plastica.

Sicuramente rappresentano una soluzione valida per chi vuole avere la sua Enterprise sulla scrivania del proprio ufficio senza occupare molto spazio. Alcuni modelli sono davvero dettagliati altri invece, pur mantenendo una più che buona qualità complessiva, devono pagare lo scotto di sacrificare dei dettagli in virtù delle ridotte dimensioni. L’esempio più eclatante è forse la Enterprise A, con una sezione a disco fedele e nello stesso tempo “adattata”, quasi da sembrare improvvisata, oltre ad una colorazione generale non sempre verosimile. Forse anche per questo motivo la Eaglemoss ha prodotto anche modelli in scala leggermente più grande ma ad un prezzo molto più alto. Da segnalare le edizioni della Discovery e della Shenzhou, la Enterprise NX01, la D, il drone Romulano visto in Enterprise, oltre a svariate altre navicelle.

In questo marasma di navi stellari, action figures e quant’altro, ci sono poi casi “sporadici” di prodotti realizzati da marchi blasonati, ma passati quasi inosservati, come accaduto con la Mattel, storica produttrice di giocattoli che, nella linea Hot Wheels, ha inserito una serie di prodotti a tema Star Trek, di cui gli esempi più interessanti sono la Enterprise classica, la refit, la D, la Enterprise Kelvin, la Reliant, la USS Kelvin, la USS Vengeance, la Excelsior e gli sparvieri Klingon in versione classica e Kelvin.

Piccola curiosità, la Mattel ha prodotto anche una serie di automobiline dedicate ad alcuni dei personaggi di Star Trek, per cui abbiamo ad esempio il Ford Transit  di Uhura, o il pulmino Volkswagen di Bones. Questa cosa è, come detto, una consuetudine tipica della Mattel ma in qualche modo rimanda ai primi giocattoli di Star Trek che non c’entravano assolutamente nulla con… Star Trek.

La stragrande maggioranza dei prodotti di cui abbiamo parlato nei nostri articoli sono oggetti da collezione ormai fuori produzione, alcuni molto ambiti, altri quasi sconosciuti, altri ancora che sfiorano lo stato dell’arte.

Negli anni, come abbiamo visto, sono molti i produttori che si sono succeduti, accavallati, che ci hanno guadagnato e anche che ci hanno rimesso parecchi soldi. Non abbiamo parlato ad esempio dei prodotti della Corgi, di quelli abbinati ad edizioni speciali dei film in home video oppure di quelli della KreO (ovvero simil Lego).

Non abbiamo approfondito alcune produzioni come la Playmates, che pure ha prodotto modelli di navi elettroniche, quasi di pari livello a quelle della Diamond Select, o action figure di scala 1 a 6 molto simili a quelle prodotte anni prima dalla Mego per The Motion Picture.

Se poi la vostra passione è tale da non soddisfarsi davanti a nulla di tutto ciò, sappiate allora che esiste anche un’azienda, la Quantuum Mechanix, specializzata nella replica di oggetti assolutamente identici a quelli usati nei film e che, con una spesa di qualche migliaio di dollari, può realizzarvi delle repliche di approssimativamente 80/100 centimetri della Enterprise A (che in realtà ho sempre sospettato essere basata sul modello in scala 1:350 della Polar Lights) e della D. Se invece volete andare su qualcosa di più economico ci sono le statue di svariati personaggi a “solo” 179 dollari.

Parlare del mondo dei giocattoli e del collezionismo di Star Trek è un territorio talmente vasto che è praticamente impossibile tracciarlo tutto, basta andare in un negozio specializzato e vedere l’enorme quantità di gadget, giochi da tavolo, giocattoli, modellini, statue, action figures e quant’altro, dai cutter per la pizza agli apri bottiglia a forma di Enterprise, portafogli, badge, tazze da colazione e chi più ne ha più ne metta.

Il marchio Star Trek si è diramato a dismisura, infinite diversità in infinite combinazioni di giocattoli, da essere probabilmente sfuggito ad un controllo che ora i detentori dei diritti stanno giustamente cercando di recuperare, i cui effetti si cominciano a vedere in un progressivo allineamento delle grafiche usate nelle confezioni anche di produttori diversi.

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Abbiamo visto un non sempre costante, ma inevitabile, miglioramento della qualità oggettiva dei prodotti e adesso (con l’istituzione di un reparto dedicato esclusivamente al merchandising e l’imminente uscita di una moltitudine di nuove serie televisive con il ritorno di personaggi a dir poco cari al pubblico) possiamo aspettarci novità che sicuramente metteranno a rischio il portafogli di appassionati e collezionist.

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